Non lo conoscevo e la sua categoria "drammatico" non mi ispirava. Avevo voglia di qualcosa che accarezzasse il mio cuore.
Però, tra i protagonisti, c'era una delle mie attrici preferite: Sigourney Weawer.
Perchè no? Perchè non vedere l'inizio, solo per vedere che parte fa la Sigourney?
In realtà, sono andata ben oltre i dieci minuti.
L'atmosfera era accogliente. Inoltre scopro che parlano di "morte".
Chissà come ne parlano?
Ne parlano attraverso la "scusa" del discorso funerario che un capitano di una squadra dei pompieri di NY deve fare a otto funerali.
Il film tratta delle perdite subite dai pompieri di NY durante l'11 settembre.
Ma per me è molto di più.
Grazie alle sue domande, si rivive ogni singolo pompiere disperso. Il discorso che ne deriva è una bellissima e dolce celebrazione alla sua vita.
Per me è questa la bellezza del film. Le persone disperse, e quindi defunte per i familiari, vengono celebrate nei loro atti d'amore passati.
Per chi fa la transizione questo è molto importante.
Sentirsi celebrati, amati, rende la transizione meno dolorosa.
Ricordo che l'entità che ha lasciato il corpo normalmente non intraprende subito il viaggio ma rimane alcuni giorni attorno al corpo e alle persone che conosce. In questi momenti conosce la verità dei sentimenti che famiglia, amici e conoscenti hanno verso di lei/lui. Magari qualcuno può barare verso gli altri incarnati ma l'identità ormai disincarnata vede la vera energia.
Per questo motivo una bella e sincera celebrazione alla sua vita aiuta non solo l'identità, che può così intraprendere il viaggio verso altri potenziali e, quindi, non rimanere bloccato nella dimensione degli incarnati ma è di aiuto, anche, per la famiglia e gli amici che hanno la possibilità di rilasciare e lasciar andare.
E' un dono per entrambe le parti.
Per me, il film è stata una carezza al cuore.
Consiglio di vederlo in lingua originale.