Così, anche se sono praticamente una delle ultime persone, ho uno dei posti più belli della sala.
Il quartetto, tutto femminile, inizia a suonare e una musica mi colpisce più delle altre. Inizia una cosa che mi accadeva durante il DreamWalking di Marco, quando a iosa sentivamo Requiem for a Dream (si veda il post relativo per altri dettagli in merito). E quello che accadeva lì era che a livello energetico partiva dalla mia pancia e si estendeva verso l'esterno una enrme cerchio di fuoco. E da quel cerchio arrivava, per andare verso chissà dove, sempre di fuoco, una moto e un motociclista. E non una moto qualsiasi ma una moto da motogp. E poi, siccome le energie bisogna lasciarle fluire e vedere cosa accade, chiudevo gli occhi e vedevo come quelle stesse iniziavano in modo veloce ad entrare nella terra, nel centro della terra, per poi saltar fuori vorticosamente, ributtarsi nei pesci, negli oceani, e poi nella lava e nelle rocce. Sentir tutto di loro. Saltar fuori di nuovo e ritornare velocemente nel cielo tra le nuvole. Tutto molto veloce, senza sosta come a voler mordere la vita, tutta la vita, senza perdersi nulla. Con il corpo e la pelle che seguono questi andamenti di ardore dentro e fuori l'universo. Questo accadeva tutte le volte che ascoltavamo appunto la canzone Requiem for a Dream. E tutte le volte io seguivo questo viaggio, capendo che faceva parte di questa anima. E poi quando questo correre veloce era sazio, tutto si dissolveva.
Naturalmente, finito il DreamWalking, anche questo finì. Ma credo che dentro di me fosse rimasta la curiosità del perchè da moto(gp) a moto andante :-)
E la risposta è arrivata oggi appena ho sentito le prime note (i primi 40 secondi circa) e come si muovevano nell'aria, come erano state scritte. E di nuovo il flash del correre della consapevolezza tra i pesci, velocemente, con il corpo che vuole essere sazio di tutta la conoscenza, della musica che entra ed esce dal fisico, che lo smuove, che lo nutre, che lo appasiona. Con le nuvole che corrono veloci nel cielo.
Ed ecco allora il sorriso di Marco, di Mozart e di tutto quello che questa anima ha vissuto nelle sue vite qui e altrove.