Perchè questo titolo e cosa c'entra con la morte?
Abraham in questo video (the key to effortless manifestation) parla del “vortice”, cosa è e come utilizzarlo. Lui utilizza la parola vortice ed è in sostanza ciò che Adamus ci ricorda sempre: Tutto ciò che Io Sono.
Al minuto 11:10 circa diventa molto interessante perchè anche Abraham parla di morte.
Se si riesce a riconoscere e a stare per più tempo possibile nel “vortice” quando si è in questa dimensione, al momento della morte si scivola subito in quel “vortice”, cioè in Tutto ciò che si è, cioè c'è la ricongiunzione con il proprio Io Sono.
Faccio notare come ha parlato della morte. Non c'è assolutamente dramma o tristezza nelle sue parole.
Aggiungo che quel “vortice”, l'Io Sono, è quella luce di cui alcune persone parlano quando dicono di essere morte, di aver avuto un'esperienza dopo. Non c'è nesun tunnel luminoso o altro... solo la propria sorgente, la propria anima, il proprio Io Sono.
Questa dimensione e le credenze di massa portano gli esseri umani a pensare e a credere che ci sia separazione con il proprio Io Sono. E se si muore con queste credenze, anche dopo aver lasciato il corpo ci si porta dietro queste credenze e non si riconosce quello che si è veramente.
Ma è possibile che l'anima abbia scelto di risvegliarsi proprio lasciando il corpo. E così bang! Quella luce, quell'esperienza, è proprio la riunificazione.
Oppure questa riunificazione avviene in questa dimensione tra il lato umano consapevole e il lato divino: fenomeno chiamato illuminazione :-)