Così lascio qui il suo link (nel post appare una solo grande fotografia; cliccateci sopra e appariranno anche le altre) e le sue parole:
February 06, 2014
Piove - piove - piove. Finalmente sono riuscita a terminare le foto fatte alla "Villetta" cimitero di Parma nel tardo 2013. Nelle giornate in cui andavo lì mi avevano colpito le persone che andavano in visita. C'era un ambiente quasi di famiglia. Non c'era mai un senso di 'vita terminata' ma di continuità, di una modifica dello stato vitale di una persona.
Era di gran simpatia il signor custode che salutava ogni qualvolta mi vedeva arrivare e mi consegnava il tesserino con il permesso per girare e fotografare. Non mi era scappata la sensibilità, e l'orgoglio con cui il cimitero viene vissuto da chi ci lavora, chi ci passa e chi lo visita.
Nelle foto ho cercato di mantenere al più possibile l'anonimità e l'intimità delle persone che ora sono lì a riposo, e che nelle mattinate che ho passato lì, mi hanno tenuto una compagnia quasi meditativa.
Mi sono sempre piaciuto i cimiteri. Trasmettono tranquillità ma mi mettono anche davanti 'l'ignoto' quindi anche davanti alle mie paure.
Un luogo che può dare tante cose, basta ascoltare il silenzio.